In Svizzera il nuovo “Progetto Territoriale Svizzera” si preoccupa di sostenere un paesaggio di qualità, a partire dalla definizione a livello di Confederazione di 12 aree legate a specifici orientamenti strategici per lo sviluppo territoriale, la salvaguardia e la progettazione locale. Presenti tuttavia alcune critiche, le principali mosse dagli ambientalisti per l’assenza di cogenza negli aspetti di salvaguardia ambientale, soprattutto in relazione alla limitazione della dispersione insediativa e al consumo di suolo.
L’interesse, da parte nostra, è indubbiamente legato allo sviluppo di una notevole azione pubblica di valorizzazione del territorio, che partendo dal principio dello spazio come bene collettivo, definisce i principi orientativi degli interventi territoriali a livello nazionale (di intera Confederazione).
Sarà interessante seguire l’andamento, nel futuro, della dimensione operativa del progetto, che si renderà operativo in modo differenziato in base ai tre livelli di aggregazione delle 12 aree sovraregionali:
– 4 urbanizzazioni di grandi dimensioni (Zurigo, Basilea, bacino di Ginevra e la regione di Berna)
– 5 piccole e medie realtà urbanizzate (Lucerna, Città Ticino, Giura, Aare, Svizzera orientale)
– 3 spazi alpini (San Gottardo, Sud-ovest e Sud-est della Svizzera ).
Ad esse vengono legati come assi operativi:
– l’indirizzamento dello sviluppo degli insediamenti verso il riuso dell’esistente e valorizzazione degli spazi pubblici al fine di migliorare la qualità della vita e conservare il suolo, in modo differenziato per ogni centro (agglomerati urbani, centri rurali e centri storici)
– le infrastrutture di trasporto esistenti dovranno essere utilizzate in modo ottimale prima di costruire nuovi tracciati
– i paesaggi culturali devono divenire un elemento centrale all’interno della progettazione territoriale, in relazione alla valorizzazione culturale, l’attenzione agli spazi pubblici locali, gli spazi ricreativi, la biodiversità e l’agricoltura multifunzionale
– tutti gli attori locali a livello confederato devono partecipare per organizzare il loro futuro, così come i comuni e i Cantoni, su base volontaria. Lo sviluppo spaziale, la cui qualità è progettata attraverso la pianificazione territoriale, passa attraverso la cooperazione.
Tuttavia non mancano le critiche al progetto. Se la Svizzera subisce il pesante impatto della dispersione insediativa, l’assenza di misure cogenti per la salvaguardia ambientale rischia di compre ometter il deterioramento complessivo del paesaggio (Raimund Rodewald, direttore della Fondazione svizzera di tutela del paesaggio). Per alcuni il progetto dovrebbe essere accolto come fondativa linea di principio, con blocchi generalizzati alle nuove edificazioni realizzate come espansioni per 20 anni (Marcus Ubler, pianificatore territoriale, Pro Natura).
Da parte nostra ciò che rende degno di nota un progetto di questo tipo è la portata politica e progettuale, entrambe legate all’individuazione di una linea di sviluppo comune a tutti, uno sguardo condiviso e integrato in cui credere. Anche per la montagna, ma non solo.
Alberto Di Gioia
Progetto e informazioni su:
http://www.are.admin.ch/themen/raumplanung/00228/00274/index.html?lang=de
http://naturschutz.ch/news/neues-raumkonzept-schweiz-vorgestellt/34320