C’è poco da fare la montagna oggi va di moda e se ne parla nei salotti, in televisione e sui giornali, persino al bar. Eppure dalla soppressione delle Comunità montane, nel 2014, sembra scomparso il tema del suo governo, che invece è centrale se si vuole davvero affrontare la questione della vita o della morte nelle sue valli. E allora che fare? Dino Matteodo, amministratore piemontese di lungo corso, ci invita a ripercorrere le tappe che ci hanno portato in questa situazione di sbandamento e di mancanza di politica sulla montagna. Marco Bussone, Uncem, nazionale, sottolinea l’importanza che i Comuni, grandi e piccoli, tornino a lavorare insieme. Beppe Dematteis suggerisce un rinnovato governo dei territori montani articolato su più livelli territoriali, corrispondenti a quelli presenti nei sistemi metromontani: dal livello locale prevalentemente rurale a quello “di valle” dei retroterra di città piccole e medie, fino al livello delle città metropolitane.
Una serie di suggestioni, queste e tante altre, raccolte nel numero 121 di Dislivelli.eu per riflettere sulla necessità urgente di un governo del territorio montano, ormai latitante da troppi anni.
Buona lettura