Cramars è una cooperativa sociale con sede a Tolmezzo (Udine) che dal 1997 opera nel campo della formazione professionale come Ente formativo accreditato dalla regione Friuli-Venezia Giulia.

La collocazione in ambito montano ha determinato scelte organizzative e ha portato a definire l’offerta formativa in modo complementare ad altre proposte del territorio, nel rispetto delle specificità e della missione di altre agenzie formative ed educative.

L’impronta dell’innovazione sociale è stata fondamentale nell’affrontare, ad esempio, progettualità particolarmente innovativa come il WEBUS, aula mobile viaggiante che nei prima anni 2000 ha raggiunto frazioni e comuni più lontani da Tolmezzo (centro principale del fondovalle carnico), promuovendo in loco attività di formazione legata alla alfabetizzazione informatica.

La collocazione in un territorio scarsamente abitato ha sicuramente determinato la necessità di caratterizzare l’ente come “generalista”, ovvero capace di offrire una proposta didattica in grado di rispondere alle esigenze di diverse fasce della popolazione, soprattutto nell’ottica di non aggravare gli allievi con lunghi spostamenti. Questo ha portato ad una offerta attenta alle esigenze dell’economia del territorio (in questo senso, ad esempio, i percorsi di formazione tecnica di addetti da inserire nelle cartiere locali) o formazione di Operatori Socio Sanitari capaci anche di leggere i bisogni di utenza fragile residente in contesti territoriali delle terre alte.

L’attenzione è quella di calare sempre sul contesto qualunque formazione si avvii, di coinvolgere stakeholder del territorio, docenti e testimoni locali.

Questo non di rado incontra difficoltà nel momento in cui i bandi hanno valenza regionale e non prevedono modalità flessibili al contesto (per sedi, numero allievi o modalità di animazione/promozione) anche quando i finanziamenti per la formazione provengono da fonti dedicate a territori quali quelli delle Aree Interne. Quando le condizioni dei bandi regionali lo hanno reso possibile si sono attivate forme innovative di formazione, ad esempio, l’attivazione di circoli di studio; tale modalità formativa, se messa a regime, permetterebbe quella maggiore connessione tra ascolto dei bisogni-animazione-informazione e formazione di cui le piccole comunità avrebbero fortemente bisogno.

Negli ultimi anni Cramars si è aperta in maniera molto determinata verso l’innovazione sociale. Il nuovo filone, affiancato alla formazione professionale, ha permesso all’ente di sviluppare nuovi percorsi aprendo prospettive inedite, che hanno messo al centro di ogni azione le persone e le comunità che vivono e lavorano nelle terre alte. Questo quadro pone la formazione continua come fattore abilitante dell’innovazione sociale e il long life learning quale opportunità per trasformare e co-creare condizioni strutturali e socioculturali nei contesti montani attraverso pratiche e processi inclusivi e collaborativi.

La relazione tra Cramars e le comunità si basa sull’idea che la formazione sia più di un semplice trasferimento di conoscenze: essa, infatti, è intesa come un processo dinamico e generativo che coinvolge le persone nel plasmare il proprio mondo nonché quello del territorio in cui vivono, portandole ad apprendere, ad acquisire consapevolezze ed immaginare futuri possibili. L’empowerment dei singoli e delle comunità locali attraverso la formazione mira alla creazione di una consapevolezza e condivisione, avvalendosi di una cultura della partecipazione e della responsabilità con ricadute ecosistemiche.

In particolare, nell’ultimo anno i giovani, le donne e gli anziani sono stati protagonisti di questo nuovo paradigma, attraverso progetti di formazione di comunità che Cramars sta perseguendo su più versanti. I ragazzi e le ragazze under 39, provenienti da differenti contesti montani italiani (Alpi e Appennini) sono stati i primi attori nello sperimentale Training Acceleratore Estivo Residenziale di Innovalp, che nel corso dell’estate del 2023 ha messo al centro l’innovazione sociale e lo sviluppo locale in un articolato percorso che ha prodotto tre progettualità che quest’anno verranno applicate in altrettanti contesti montani nazionali; i territori destinatari delle esperienze sono la Carnia, il Trentino e l’Appenino Centrale. Gli ambiti di applicazione riguardano la digitalizzazione e il welfare, la cultura e i servizi di prossimità e il cambiamento climatico e l’agricoltura di montagna.

Altro ambito dove la formazione incontra virtuosamente l’innovazione sociale è quello dell’invecchiamento attivo coniugato all’acquisizione di competenze digitali sperimentato nel progetto APPrendiamo in(sieme) movimento. L’iniziativa di ‘outdoor training’, ideata da Cramars ha ‘messo insieme’ facili camminate in compagnia per ridurre il digital divide mantenendosi in salute e spostandosi all’aperto in sicurezza. (Utilizzo APP salute e sicurezza, collegate a strumenti come smartphone e smartwatch). Oltre alle passeggiate l’iniziativa ha previsto anche degli agili incontri laboratoriali con esperti di tecnologia, strumenti digitali, salute e benessere. Nella sua prima fase di attuazione, nell’autunno 2023, alla proposta hanno aderito oltre 110 persone over 65 residenti nell’area montana carnica.

Cramars con queste esperienze prova a dimostrare che la formazione e l’innovazione sociale sono due facce della stessa medaglia, soprattutto quando si tratta di affrontare le sfide del vivere in montagna nel presente e nel futuro.

Investire nelle persone e nelle comunità, fornendo loro gli strumenti e le risorse necessarie per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili, è essenziale per immaginare un domani nelle Terre Alte del nostro Paese.

Stefania Marcoccio e Annalisa Bonfiglioli, Cramars Società Cooperativa Sociale