5 dicembre 2013
L’associazione Montagnard propone una montagna che torna alle sue origini culturali e naturalistiche e il superamento del turismo consumistico di massa con i suoi eccessi. Dove? Proprio a Bardonecchia, culla del business dello sci di discesa legato agli impianti di risalita. Settore oggi in crisi che fatica a trovare nuove strade.
di Maurizio Dematteis
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5 dicembre 2013
E’ nato un nuovo turismo della neve fuori dalle capitali alpine dello ski business che è in crescita costante. Ma solo dove operatori e amministratori hanno cominciato a guardare lontano e a crederci: come al Devero e in Val Formazza.
di Lorenzo Scandroglio, gestore del Rifugio Miryam
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5 dicembre 2013
Per chi ha passato oltre 40 anni a lavorare con il turismo invernale in una valle quasi priva di impianti di risalita, l’attuale boom di scialpinisti e ciaspolatori che invadono le montagne innevate non è una novità. E’ il caso di Bartolomeo Bruna da Sambuco, Valle Stura.
di Simone Bobbio
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5 dicembre 2013
Fontainemore è un piccolo comune di media montagna della Valle del Lys, a metà strada fra Pont Saint Martin e Gressoney, che ha intrapreso una strada di sviluppo di un turismo di qualità legato alla natura, alla cultura, all’escursionismo e al prodotto tipico. Ampliando l’offerta turistica alle persone disinteressate alle storiche attività delle vicine stazioni di sci.
di Federico Chierico
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5 dicembre 2013
Un torinese, durante una gita scialpinistica in Val Maira, incontra casualmente la Guida alpina altoatesina con cui l’estate precedente ha salito la Cima Grande di Lavaredo. Non è una barzelletta, ma una storia vera che sottolinea il paradosso del turismo alpino: nessuno è mai contento delle montagne che ha dietro casa. Ecco il successo in terra germanofona dello scialpinismo in Provincia di Cuneo.
di Simone Bobbio
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